Tè e rischio cerebrovascolare: il consumo della bevanda abbassa il rischio di ictus dei piccoli vasi

Tè e rischio cerebrovascolare: il consumo della bevanda abbassa il rischio di ictus dei piccoli vasi

Le evidenze di un effetto protettivo emergono da uno studio di randomizzazione mendeliana

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21

Novembre
2023

A cura della Redazione F&T

Gli eventi cerebrovascolari acuti costituiscono un importante problema sanitario a livello globale; gli elevati tassi di mortalità e disabilità associati comportano anche elevati costi sociali oltre che economici. Negli ultimi anni numerose ricerche focalizzate sulla relazione tra dieta e rischio di questi eventi hanno messo in luce il ruolo favorevole per la salute vascolare di alcuni gruppi di composti minori biologicamente attivi, come i polifenoli e i flavonoidi, e degli alimenti e delle bevande che li contengono.
È il caso del tè, una bevanda molto diffusa nel Regno Unito, già oggetto di studi che hanno messo in relazione la sua assunzione abituale con la riduzione del rischio di ictus, senza però consentire di definire la causalità della relazione stessa.

Per superare il problema, gli autori di Causal association between tea intake and acute cerebrovascular events: a multivariate Mendelian randomized study in European populations appena pubblicato su The Journal of Nutrition, hanno utilizzato l’approccio della randomizzazione mendeliana, valutando cioè la presenza di polimorfismi, in una popolazione di 447.485 individui di origine europea appartenenti alla coorte UK Biobank, che correlassero i consumi di tè con le diverse tipologie di eventi cerebrovascolari: ictus ischemico, ictus aterosclerotici di grandi dimensioni, ictus cardioembolico, ictus emorragico dei piccoli vasi, emorragie intracraniche ed emorragie subaracnoidee.

I risultati dell'analisi condotta, anche dopo avere eliminato i fattori potenzialmente confondenti, indicano un'associazione inversa di tipo causale, tra il consumo di tè e il rischio di ictus dei piccoli vasi sanguigni, potenzialmente associata alle proprietà dei composti polifenolici presenti nella bevanda, in particolare l'epigallocatechina-3-gallato (EGCG), che sono stati collegati al miglioramento della funzione endoteliale.
Non è stata invece riscontrata alcuna associazione causale significativa con altri tipi di eventi cerebrovascolari acuti come ictus ischemici e aterosclerotici o emorragie intracraniche e subaracnoidee.

In conclusione, queste osservazioni suggeriscono che il consumo di tè, in particolare di tè verde e nero, sia associato in modo causale a un minor rischio di ictus a livello dei piccoli vasi: probabilmente attraverso meccanismi che vanno oltre la regolazione della pressione sanguigna, riferibili invece a effetti favorevoli diretti sulla funzione endoteliale vascolare e sulla riduzione dello stress ossidativo.


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