A cura della Redazione F&T
"Noi siamo fortemente contrari al Nutriscore e abbiamo proposto il NutrInform Battery. Ma c’è un piccolo vulnus in tutto questo: mentre in altri Paesi, che ci piaccia o no, il Nutriscore lo stanno utilizzando, noi in Italia del NutrInform ne abbiamo parlato, l’abbiamo presentato ma non lo utilizziamo. Penso che la sfida anche da parte dell’industria agroalimentare, se vogliamo creare un sistema alternativo ed essere credibili nel contesto europeo, sia proprio quello di iniziare ad applicarlo e creare una comunicazione-informazione per i cittadini-consumatori”. Lo ha detto ad askanews il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a margine dell’evento a Roma promosso da Fondazione Istituto Danone in occasione della sua ultima pubblicazione dal titolo Transizione proteica: varietà nelle scelte alimentari per la salute umana e del pianeta, a proposito della normativa europea sulle etichette fronte-pacco.
Il NutrInform Battery è il sistema italiano di etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari che il nostro Paese ha proposto alla Commissione europea giustappunto come alternativa al sistema a semaforo. Ci hanno lavorato i Ministeri dello Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Salute e Esteri, ed è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Consiglio per la Ricerca Economica e Alimentare, i rappresentanti delle associazioni di categoria della filiera agroalimentare e dei consumatori.
Il NutrInform Battery ha l’obiettivo di fornire ai consumatori informazioni chiare sulle caratteristiche nutrizionali del prodotto: il simbolo a batteria contiene l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale per singola porzione, in rapporto al fabbisogno giornaliero raccomandato.
"Mi auguro che l’Italia non si accontenti del fatto che in questo momento la decisione sia stata accantonata. Noi dobbiamo continuare a lavorare per sensibilizzare gli altri Stati membri nel far capire che il sistema pensato oggi a livello europeo sia assolutamente fuorviante e ingannnevole nei confronti dei consumatori e dei cittadini stessi. Ciò che l’Italia ha pensato e studiato può essere invece una grande soluzione in termini di attenzione e anche di qualità di vita e di stili di vita, ovvero il NutrInform Battery” ha detto, ragionando sul fatto che la decisione che doveva essere presa a fine 2022 dalla Commissione è stata rinviata al 2024. Un rinvio letto da molti come una elemento a favore dell’Italia, che nel frattempo avrebbe dovuto approfittare per far conoscere e affermare il più possibile l’etichetta del NutrInform Battery. "Dobbiamo realizzare una possibilità concreta sul fatto che questo sistema inizi a essere utilizzato almeno nel nostro Paese. Diversamente - ha ribadito Prandini - rischiamo di essere poco credibili agli occhi degli altri Stati membri e delle istituzioni europee".
La classe dirigente italiana
Allargando il ragionamento ai nostri rapporti con l’Europa, anche alla luce dei diversi dossier aperti a Bruxelles che riguardano il comparto agroalimentare, il Presidente di Coldiretti ha detto: "Noi possiamo limitarci a criticare l’Europa e le sue istituzioni. Ma penso che per ciò che l’Italia rappresenta in termini di importanza e come Stato membro a livello europeo, va cambiato l’approccio, uscendo da una demonizzazione che è stata fatta nei confronti delle Pubbliche amministrazioni: se noi non investiamo in classe dirigente, conteremo sempre meno, anche nel contesto europeo".
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