Parere CNSA: virus SARS-COV-2 e alimenti

Parere CNSA: virus SARS-COV-2 e alimenti

Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare ha pubblicato il parere che riporta un'analisi delle conoscenze attuali in merito al rapporto tra virus e alimenti

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prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

23

Luglio
2021

In considerazione dell'importanza e attualità dell'argomento e di specifiche richieste di chiarimento avanzate dalla Sezione consultiva delle Associazioni dei consumatori e dei produttori e da altri portatori di interesse, la Sezione Sicurezza Alimentare del Ministero della salute ha ritenuto opportuno procedere a un'analisi delle conoscenze attuali in merito al rapporto tra virus e alimenti.

Sulla base degli studi attualmente presenti a livello internazionale, in attesa di possibili modifiche e/o precisazioni successive, si può concludere che non sono presenti evidenze scientifiche che permettano di affermare che il virus SARS-CoV-2 si trasmetta per via alimentare, attraverso gli alimenti crudi o cotti. Evidenze scientifiche mostrano, inoltre, che l’eventuale contaminazione degli alimenti non proviene dall’animale ma dall’operatore durante le fasi di lavorazione e processamento, o dall’ambiente contaminato. In condizioni normali, non ci sono ancora prove che gli imballaggi contaminati trasmettano l'infezione e il rischio di contagio del virus SARS-CoV-2 attraverso i materiali, il packaging e le superfici a contatto con gli alimenti appare trascurabile.

Le più importanti misure di prevenzione che i lavoratori dedicati alla distribuzione e vendita degli alimenti devono applicare sono il distanziamento fisico, la buona igiene personale con frequente lavaggio delle mani e l’applicazione delle generali regole per l’igiene degli alimenti.

Ai consumatori si ricorda che nel corso della spesa è bene mantenere la distanza di almeno 1 metro e mezzo tra le persone, sanitizzare il carrello o il cestino, sanitizzare le mani prima e dopo l’utilizzo del carrello o del cestino e/o proteggere le mani con guanti da eliminare in appositi contenitori finita la spesa, oltre che usare la mascherina correttamente indossata tutto il tempo di permanenza al supermercato.

A casa, non è necessario disinfettare gli involucri che contengono gli alimenti, ma lavare le mani dopo aver manipolato le confezioni. Mentre le temperature utilizzate per la cottura sono sufficienti per inattivare il coronavirus, le temperature di refrigerazione e congelamento non sembrano causare una riduzione della vitalità del virus. Il lavaggio con solo acqua potabile sembra essere sufficiente per sanificare la frutta e la verdura e non è presente nessuna relazione fra il consumo di alimenti e la diffusione e il contagio da SARS-CoV-2.

Da qui è possibile scaricare il documento integrale.

Photo credits: Anna Shvets


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