PAC post 2020: quali sono i focus?

PAC post 2020: quali sono i focus?

Il Ministro Centinaio al Consiglio UE di Lussemburgo: "Più semplificazione, tutela del reddito e accesso al credito. L'Europa non si tiri indietro"

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

19

Giugno
2018

Al centro della discussione dell'ultimo Consiglio UE la proposta della Commissione del pacchetto di riforma della PAC post 2020 con focus sulle risorse finanziarie, sul nuovo modello di attuazione, sul primo pilastro1 e sullo sviluppo rurale. Temi, questi, sui quali il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ha avuto modo di confrontarsi anche con il Commissario all'Agricoltura Phil Hogan nel corso di un bilaterale.

"Le risorse previste - ha affermato il Ministro Centinaio - sono insufficienti a tutelare il reddito delle nostre imprese dalla volatilità dei mercati e dai cambiamenti climatici.”

È necessario che l'agricoltura abbia lo spazio che merita nel dibattito europeo riportandola al centro dell'agenda politica del Governo, considerando anche che l’Italia è contributore netto al bilancio comunitario e che l'agricoltura è stata fortemente penalizzata nella fase 2014 - 2020.
I tagli alla PAC, è quanto trapela dal MiPAAF, incidono in modo consistente sul sistema agroalimentare europeo: Centinaio chiede fin da subito più flessibilità, più semplificazione, più sussidiarietà. Una PAC che guarda al futuro si deve porre il problema di come garantire ai consumatori cibo sicuro e di qualità.

"La superiorità del modello agricolo e alimentare europeo deve essere valorizzata, mettendo i cittadini nelle condizioni di conoscere in maniera chiara e inequivocabile la provenienza sia dei prodotti che finiscono sulla tavola sia delle materie prime utilizzate. Le norme più restrittive che il sistema agricolo comunitario ha in materia ambientale, sanitaria e di benessere animale non devono tradursi in vincoli o in più spese", afferma ancora Centinaio.

Non bisogna penalizzare le imprese italiane - è sempre la posizione del nuovo Ministro - che devono confrontarsi con competitor internazionali, i quali hanno meno obblighi da rispettare e meno costi da affrontare. Bisogna investire su innovazione, agricoltura di precisione, ricambio generazionale, accesso al credito.
L'Europa deve fornire strumenti validi grazie ai quali ovviare alle nuove sfide che si configurano. "È impensabile - ha aggiunto Centinaio - che molte aziende saccarifere non riescano neppure a coprire i costi di produzione.” Aumenta il rischio di abbandono delle coltivazioni e l'importazione massiccia di zucchero da parte di produttori di altri Paesi. La proposta dell’Italia è quella di attivare lo stoccaggio privato dello zucchero per contribuire a limitare l'eccesso di offerta e, almeno nel breve periodo, a bilanciare il mercato.

Sulla questione riso il Ministro Centinaio ha presentato un dossier per sollecitare l'attivazione della clausola di salvaguardia, come già richiesto a fine novembre 2017 dagli allora Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda: porre un freno alle concessioni rilasciate nell'ambito degli accordi commerciali a Paesi terzi.

Di particolare rilevanza il tema della pesca. "Mi preoccupa la riduzione, anche in questo caso, del budget complessivo previsto nel FEAMP2. Inoltre vorrei conoscere quanto prima i criteri utilizzati per la chiave di ripartizione dei fondi all'interno dell'Unione perché non mi sembrano adeguati alle necessità del nostro Paese - continua Centinaio - dove l'attività produttiva si svolge con sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ecologica".

Riguardo al Regolamento sui controlli l’Italia ha espresso il voto favorevole in merito alla proposta di estendere tutti gli obblighi in materia di tracciabilità ed etichettatura ai prodotti importati nell'Unione.
M.P.

1. L’insieme di strumenti di politica agraria che hanno a che fare col sostegno dei prezzi dei prodotti agricoli e con l’integrazione diretta dei redditi degli agricoltori
2.  Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca

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