Mutti: cresce il fatturato, l'export supera il mercato interno

Mutti: cresce il fatturato, l'export supera il mercato interno

484 milioni il giro d'affari. Il Gruppo entra nel segmento del fresco con tre zuppe pronte

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

25

Maggio
2022

Il Gruppo Mutti ha reso noto il consuntivo economico-finanziario del 2021, anno che si è concluso con un fatturato di 484 milioni di euro, una cifra quasi raddoppiata rispetto al giro d'affari di cinque anni fa. Il risultato positivo è confermato da un EBITDA superiore a 48 milioni di euro.
Crescono a doppia cifra i ricavi dei prodotti a marchio Mutti: +13% rispetto al 2020.

La posizione finanziaria netta (PFN) si attesta a circa -34 milioni di euro, conseguenza di una campagna del pomodoro straordinaria per quantità con la quale il Gruppo ha ripopolato il magazzino, svuotato dall’impennata di domanda nel 2020 causa Covid.

Sempre nel 2021 Mutti ha consolidato la propria posizione di leader nel mercato del pomodoro italiano (34% a valore) e ha segnato un nuovo traguardo per il Gruppo emiliano: per la prima volta la quota dei volumi di vendita nei mercati esteri (51%) ha superato quella del mercato italiano (49%).
Per il terzo anno consecutivo, l’azienda conferma la sua leadership anche nel mercato europeo con una quota del 14.1% (+1.3 punti rispetto al 2020), confermando il suo primato in sette Paesi: Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Slovenia e Italia.
In Germania, mercato in cui l’azienda ha aperto la sua quinta filiale nel gennaio 2022, si consolida come seconda marca con una quota di mercato dell’8,3%. Fuori dall'Europa prosegue la crescita in Australia e USA.

L'ingresso nel mercato del fresco

Mutti si è anche concentrata sullo sviluppo di nuovi prodotti che hanno permesso di ampliare l’offerta ed entrare per la prima volta in un segmento nuovo per il Gruppo, ovvero quello del fresco, con il lancio a inizio 2022 delle tre Zuppe Fresche Mutti, tra cui la "pappa al pomodoro", un prodotto fortemente legato alla tradizione culinaria italiana. Insieme alla pappa al pomodoro ready-to-use, Mutti ha presentato ai consumatori anche la pomodorata di farro e lenticchie e la vellutata di pomodoro arancione.

Gli investimenti

Supportata dall'attività di ricerca e sviluppo, la lavorazione del pomodoro Mutti è soggetta a un continuo rinnovamento del processo produttivo grazie anche a diversi impianti brevettati e protetti dall’azienda. Nel 2022 Mutti ha stanziato oltre 30 milioni di euro di investimenti per interventi industriali e per attività migliorative degli indici di qualità, efficienza e sicurezza del Gruppo.

In termini di investimenti, l’azienda ha stanziato 1,5 milioni di euro per il triennio 2022-2024 dedicati esclusivamente allo sviluppo di progetti ambientali che saranno monitorati attraverso la redazione di un Bilancio Ambientale.

Il Gruppo si è anche confermato primo trasformatore italiano in termini di capacità produttiva: delle 685.000 tonnellate di pomodoro lavorato nel 2021, 345.500 sono state trasformate nello stabilimento di Montechiarugolo (PR), che occupa 310 dipendenti, 273.000 nel sito produttivo di Collecchio (PR), che occupa 141 dipendenti, e 66.500 in quello di Fiordagosto Oliveto Citra (SA), dedicato alle specialità tipiche del Sud, come il pomodoro lungo e il ciliegino, dove le persone occupate sono 49.
Mutti fa sapere che a supporto della lavorazione durante la stagione del pomodoro che va da metà luglio a fine settembre si aggiungono diverse figure stagionali impiegati nei tre siti produttivi: nel 2021 sono state più di 1100.


Condividi su: