"Bisogna sostenere la produzione di base del latte, altrimenti il prodotto toscano, con la sua tipicità, morirà. E noi non possiamo permetterlo. Abbiamo un valore aggiunto, dobbiamo proteggerlo. Non riteniamo corretto che siano stati applicati aumenti del prezzo di vendita su altre merceologie del comparto agroalimentare ritenuti primari, dal pane alla pasta, e questo non possa accadere per il latte: non lo facciamo per avere ricavi in più, ma perché la situazione attuale obbliga a queste valutazioni. Stanno aumentando tutti i costi". A dirlo il Presidente di Confcooperative Fedagripesca Toscana e Presidente della cooperativa Latte Maremma Fabrizio Tistarelli commentando l'incontro del 26 gennaio con la Vicepresidente e assessora regionale all'agroalimentare Stefania Saccardi e tutti i soggetti del mondo agricolo.
"È necessario un minimo di attività sinergica - ha aggiunto Tistarelli - tra la produzione, la trasformazione e la commercializzazione del prodotto. Questi tre segmenti devono per forza trovare punti di incontro per cercare appunto di salvaguardare la produzione di base. Da parte nostra, ripeto, la necessità è di un adeguamento del prezzo del latte alla stalla, altrimenti non riusciamo a garantire i nostri soci: gli incrementi dei costi, dall'energia al packaging, si riflettono sulla gestione delle aziende di trasformazione".
In questo quadro il ruolo della Regione, ha evidenziato Tistarelli, è "fondamentale. La Regione ha il compito di tenere insieme il tavolo di confronto, che deve essere periodico per far emergere le difficoltà del comparto. In più può coordinare e sostenere eventuali attività legate alle nuove misure che ci saranno dal punto di vista dei finanziamenti. Le risorse dovranno essere facilmente accessibili, altrimenti si rischia il caos".
CIA Toscana: rispettare accordi nazionali su prezzo latte
"Sul prezzo del latte bovino è necessario rispettare gli accordi nazionali; tanto più che i costi di produzione alle stelle, ormai insostenibili, stanno portando allo stremo allevamenti ed aziende. Non è a rischio soltanto il futuro del comparto, ma anche la funzionalità dei territori rurali dove l’allevamento rappresenta un elemento importante anche a livello sociale, oltreché economico". A sottolinearlo è Luca Brunelli, presidente CIA Agricoltori Italiani della Toscana, dopo l’incontro organizzato dalla Regione Toscana che ha convocato un tavolo di filiera, per invitare i sottoscrittori dell’accordo firmato in sede ministeriale, a rispettare quanto concordato tra allevatori, industria di trasformazione e grande distribuzione. La CIA Toscana plaude l’iniziativa della Vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, che oltre a rendersi disponibile ad un coordinamento del tavolo, metterà a disposizione la consulenza degli uffici regionali ed eventuali risorse economiche che potrebbero derivare dal PNRR e da Piano di Sviluppo Rurale.
"La situazione epidemiologica - ha aggiunto Brunelli - ha portato ad un aumento vertiginoso dei costi di produzione che ricadono direttamente sugli allevatori, per una situazione che sta diventando insostenibile. Dopo lunghe trattative è stato raggiunto un accordo sul prezzo minimo del latte alla stalla, ed è necessario che le parti che lo hanno sottoscritto si impegnino al rispetto dei termini su tutto il territorio nazionale”.
Foto: lattemaremma.it
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