A cura della Redazione F&T
La sicurezza alimentare non è più garantita in Europa e Asia centrale, dove la pandemia Covid-19 tuttora in corso, la guerra in Ucraina, con i prezzi dei generi alimentari saliti alle stelle, stanno mettendo in pericolo il diritto a un'alimentazione sana. È l'allarme lanciato da otto agenzie delle Nazioni Unite (IFAD, FAO, UNICEF, PNUS, UNECE, PAM, OMS e OMM) nel rapporto Rassegna regionale della sicurezza alimentare e della nutrizione in Europa e Asia centrale 202', reso noto il 15 marzo durante un evento virtuale, che fornisce indicazioni preziose per aiutare a far fronte di questa situazione.
Dopo un brusco rialzo nel 2020, la prevalenza regionale dell'insicurezza alimentare moderata o grave è tornata a salire nel 2021: dall'11,3% nel 2020 al 12,4% nel 2021, interessando 116,3 milioni di persone con un aumento, solo per l'insicurezza alimentare grave, di oltre 13 milioni dal 2019 al 2021.
Questi dati riflettono un deterioramento della situazione per le persone che si trovano in gravi difficoltà a causa della pandemia Covid-19. Il numero delle persone vittime dell'insicurezza alimentare grave, ossia che non hanno regolarmente accesso a una quantità sufficiente di cibo nutriente, ha subito un'accelerata, aumentando di oltre 13 milioni dal 2019 al 2021.
Il dato positivo è che, in queste due regioni, i ritardi della crescita (un basso rapporto tra età e altezza) e il deperimento (causato da un apporto insufficiente di nutrienti all'organismo) interessano, rispettivamente, il 7,3% e l'1,9% dei bambini di età inferiore ai 5 anni, mentre, nel resto del mondo, tali condizioni colpiscono un numero di bambini tre volte maggiore.
L'insicurezza alimentare moderata o grave in queste due regioni, sottolinea il rapporto, versa infatti in condizioni migliori rispetto ad altre aree del mondo, benché siano necessari miglioramenti per evitare battute d'arresto.
A causa del rialzo dei prezzi dei prodotti alimentari, il costo di un'alimentazione sana è aumentato in quasi tutti i Paesi dell'Europa e dell'Asia centrale. Nonostante ciò, ad eccezione di alcuni Paesi, la maggior parte della popolazione della regione (circa il 96,4%) ha potuto permettersi un'alimentazione sana, rispetto alla media del 58% della popolazione mondiale nel 2020.
Foto: unicef.org
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