Etichettatura: l'Italia boccia il testo del Consiglio europeo

Etichettatura: l'Italia boccia il testo del Consiglio europeo

La Ministra Bellanova attacca la Presidenza tedesca: "non è neutrale"

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16

Dicembre
2020

Italia, Grecia e Repubblica Ceca hanno bocciato il testo di compromesso sull'etichettatura di origine e nutrizionale proposto dalla Presidenza tedesca durante il Consiglio Agrifish che il 15 dicembre 2020 ha riunito tutti i Ministri europei della filiera agroalimentare.
Senza l'unanimità non possono essere adottate le conclusioni del Consiglio, che avrebbero accelerato l’adozione di un sistema di etichettatura a colori sul modello del Nutriscore francese, ma saranno considerate le conclusioni della Presidenza, formula politicamente più debole perché non cogenti.

"No ad un testo di conclusioni del Consiglio che non riflette la nostra visione ed è frutto di un approccio non neutrale", è andata giù dura la Ministra Bellanova nel corso del dibattito in Consiglio Agricoltura e Pesca della UE sull'annoso tema di etichettature nutrizionali a semaforo e di origine.
Secondo Bellanova visto che i Paesi membri si dotano di uno schema UE armonizzato, non si può permettere che sussistano schemi nazionali creati a partire da presupposti diversi.

Etichettatura nutrizionale

Pe la nostra Ministra "Se i cittadini si sono allontanati dalle diete tradizionali per abbracciare stili di alimentazione meno salutari, non si risolve il problema indirizzando le loro scelte con semplicistiche classificazioni degli alimenti in buoni e cattivi". Al contrario bisogna spiegare ai consumatori cosa una singola porzione di prodotto apporta alle loro esigenze, prevedendo campagne educative che insistano su varietà, moderazione, giusta combinazione degli alimenti, frequenza raccomandata di consumo, modalità di cottura.

Così Italia, Grecia e Repubblica Ceca, oltre ad aver espresso il voto contrario, hanno anche chiesto di mettere a verbale una dichiarazione congiunta che ripropone i principi condivisi in vista di un futuro schema armonizzato europeo di etichettatura nutrizionale fronte pacco: volontarietà, carattere informativo e non prescrittivo, esclusione delle DOP e IG.
"Il Consiglio di ottobre - ha detto Bellanova - si è già espresso sulla Strategia Farm to Fork e i due anni che ci separano dalle proposte legislative della Commissione offriranno altre occasioni per approfondire ulteriormente il dibattito tra Stati membri".

Cipro pur votando a favore delle conclusioni della Presidenza ha condiviso i punti della dichiarazione comune di Italia, Grecia e Repubblica Ceca.
Lettonia, Ungheria e Romania, che inizialmente si erano schierati su posizioni critiche rispetto al documento della Presidenza tedesca, alla fine hanno votato a favore.

L'origine in etichetta per tutti gli alimenti

Quanto all'etichettatura d'origine, Bellanova ha rigettato una terminologia volta a indirizzare verso determinati obiettivi la valutazione di impatto sul mercato dell'UE. "Non si è dimostrato alcun impatto negativo delle etichettature obbligatorie già esistenti - ha sottolineato la Ministra - e dunque giudico tendenziosa l'attenzione al presunto impatto sul mercato comune dell'estensione dell'obbligo. L'Italia chiede l'indicazione obbligatoria dell'origine di tutti i prodotti alimentari, a partire certamente da quelli per noi prioritari, come pasta, riso e derivati del pomodoro e ovviamente anche latte e carne".

In assenza di consenso unanime sui temi dell'etichettatura, la Presidenza ha proceduto ad adottare il testo come conclusioni solo a suo nome. Conclusioni che pertanto rappresentano il punto di vista della Germania e non hanno valore coente di orientamento per la Commissione in vista delle future proposte legislative.

Benessere animale: Classyfarm, il sistema volontario

A proposito delle conclusioni in materia di benessere animale al Consiglio Agrifish, per l'Italia la proposta di un'etichetta di portata europea rappresenta una grande opportunità per migliorare ulteriormente le condizioni della fase allevatoriale, per fornire ai consumatori informazioni più chiare e complete e per migliorare la competitività delle imprese che decideranno di aderirvi.

Bellanova, al fine di raggiungere questi obiettivi, chiede però che il sistema sia volontario per i produttori, costruito su criteri misurabili, verificabili e superiori ai requisiti di legge, da applicare in maniera "graduale e proporzionata", in modo da indirizzare il comportamento dei vari operatori che avranno la possibilità di ottenere produzioni in grado di distinguersi sul mercato.

"Il benessere animale è un presupposto per una produzione zootecnica sempre più sostenibile - ha dichiarato la Ministra-, in Italia stiamo facendo un grande sforzo organizzativo per integrare le informazioni contenute nelle banche dati sanitarie con quelle zootecniche sulle performance produttive, perché solo in questo modo sarà possibile misurare simultaneamente tutti questi aspetti".

Per raggiungere questo obiettivo, il Ministero della Salute italiano ha messo a punto il sistema Classyfarm che, una volta integrato con i dati zootecnici, potrà essere utilizzato per la certificazione e a supporto della fornitura di servizi di consulenza qualificati.


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