È online il report CREA delle attività 2021

È online il report CREA delle attività 2021

In 538 pagine sono documentati studi, iniziative e ricerche che hanno prodotto ben 79 brevetti

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

23

Dicembre
2022

A cura della Redazione F&T

È consultabile online il Report 2021 del CREA che illustra tutte le attività, gli studi e le iniziative condotte lo scorso anno dal più importante ente di ricerca agroalimentare italiano, vigilato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
"Nell’anno 2021 - ha spiegato Carlo Gaudio, Presidente del CREA - gli articoli pubblicati su riviste scientifiche, molte delle quali internazionali, sono più che raddoppiate rispetto all’anno 2020, passando da 634 a 1.412; le ricerche in corso sono circa 900, in crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Sono aumentati significativamente i dottorati di ricerca, gli assegni di ricerca e le borse di studio, passati dai 200 del 2020 ai 464 del 2021. L'obiettivo finale è di creare la maggiore integrazione possibile tra ricerca di base e ricerca applicata nel settore agrozootecnico, forestale, degli alimenti e della nutrizione, della politica e dell’economia agraria."

CREA Report 2021 in numeri

893 ricerche attive (+12% sul 2020), 1412 pubblicazioni (più del doppio rispetto alle 634 del 2020), di cui la maggior parte su riviste specializzate, e 464 tra dottorati e assegni di ricerca e borse di studio (raddoppiati rispetto ai 200 del 2020), spaziando in tutti i campi: dalla genomica, alla tecnologia meccanica ed elettronica, al miglioramento varietale tradizionale, alla modellistica predittiva per favorire la sostenibilità dell’attività agricola, riducendo i fitofarmaci e aumentando la resistenza delle piante a stress idrici e avversità, senza dimenticare la lotta ai parassiti delle piante, alieni e tradizionali.
Il CREA Difesa e Certificazione, Istituto Nazionale di riferimento per la protezione delle piante, ha avviato a fine 2021 la costruzione di un nuovo laboratorio nazionale di quarantena, che permetterà all’Italia di essere all’avanguardia nel mondo nella gestione dei rischi da specie dannose in agricoltura.
I centri del CREA hanno lavorato nel 2021 su una maggiore attenzione al benessere animale, sullo sviluppo di soluzioni specifiche per le tante agricolture italiane, sulla valorizzazione delle produzioni e delle risorse naturali, acqua e suolo in primis, sulle filiere minori e sul settore del legno e delle foreste.

L'attività svolta nei circa 5.000 ettari di terreni sperimentali ha prodotto 79 brevetti (quasi il doppio rispetto al 2020) e 693 privative vegetali e varietà iscritte nei registri nazionali, cui si somma il patrimonio di collezioni e banche dati: 132 (alcune costituite nel 2021). Da ricordare in particolare le collezioni di germoplasma di importanza mondiale per la vite, l’olivo e la gran parte dei cereali.

Il CREA ha sostenuto le Regioni, il Ministero e il Governo nella lunga e complessa fase di confronto con la Commissione europea per la definizione del Piano Strategico Nazionale, il documento cardine della nuova PAC.

Anche sul fronte dell’alimentazione e della nutrizione il CREA ha continuato a implementare nel 2021 ricerche: si segnalano le Tabelle di Composizione degli Alimenti, banca dati alla base di ogni analisi in campo nutrizionale, che il CREA, erede della tradizione dell’INRAN, elabora da oltre 70 anni, e il supporto scientifico al Governo italiano, nel confronto con la Commissione europea, sulla questione Nutriscore-NutrInform Battery.

Il report 2021 contiene anche dati sulle biblioteche scientifiche e storiche (28) e sulle infrastrutture scientifiche e tecnologiche (179): un grande patrimonio artistico, librario e di dotazione scientifica che il CREA, erede di decine di istituti di ricerca che hanno segnato la storia scientifica di questo Paese, è impegnato a conservare e valorizzare.

CREA report 2021 →
Tabella riassuntiva attività CREA 2021 →
Raffronto attività CREA 2020 vs 2021 →


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