Clima torrido: frutta e verdura ustionate, -70% i raccolti

Clima torrido: frutta e verdura ustionate, -70% i raccolti

Coldiretti: pomodori, melanzane, meloni, angurie e albicocche non riescono neppure a crescere

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

18

Luglio
2022

Il caldo assolutamente fuori controllo sta bruciando la frutta e la verdura nei campi con ustioni che provocano perdite che in alcune zone arrivano al 70% del raccolto, dai peperoni ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane che non riescono neppure a crescere: è l’allarme lanciato dalla Coldiretti in relazione all’ultima ondata di alte temperature che investe l’Italia da nord a sud con conseguenze sulle persone ma anche sulle coltivazioni in sofferenza per la grave siccità.

Il caldo sta facendo danni a macchia di leopardo lungo la penisola con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo, spiega la Coldiretti, danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Una situazione che aggrava l’impatto devastante della siccità e del caldo sulle produzioni nazionali con danni che secondo la Coldiretti superano ormai 3 miliardi di euro.

In questa situazione drammatica pesano anche rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari a cui si aggiungono rincari di oltre il 30% per il vetro, del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Photo by Jakub Kapusnak


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