Cambiano i criteri di approvazione degli Accordi per l'Innovazione

Cambiano i criteri di approvazione degli Accordi per l'Innovazione

500 milioni di euro a disposizione delle imprese. L'ammissione dei progetti avverrà in base al merito

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

22

Novembre
2022

di Valentina Oldani

Di questi giorni, quando si discute di politica, società, economia la parola "merito" è ricorrente: il Governo Meloni tiene molto alla competizione e a far emergere persone, imprese, progetti più meritevoli.
Ma sarà importante, anzi decisivo, capire i criteri che, ad esempio, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy adotterà per stilare la classifica dei progetti più virtuosi rientranti nel secondo sportello degli "Accordi per l'innovazione". Sì perché l'ex MiSE ha sbloccato 500 milioni di euro, a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR, per finanziare progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito del secondo sportello dedicato agli Accordi per l’Innovazione, la cui apertura è prevista il 31 gennaio 2023.
A questo intervento, previsto dal Decreto 14 novembre 2022, si potranno aggiungere ulteriori risorse a seguito della sottoscrizione, entro il 18 gennaio 2023, di Accordi quadro con Regioni e province autonome interessate.

Potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.
Le imprese agricole potranno partecipare nell’ambito di progetti congiunti.

Tra i criteri di approvazione delle domande previsti per questo secondo sportello sono state decise alcune novità ovvero:

  • l’introduzione del divieto per un soggetto proponente di presentare più istanze in qualità di mono proponente o di soggetto capofila di un partenariato
  • l’ammissione in istruttoria delle domande non in ordine cronologico bensì in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito.

Scatta il "merito" nel caso in cui le risorse finanziarie disponibili non consentano l’accoglimento di tutte le domande presentate nello stesso giorno. "La graduatoria di merito - afferma il Ministero in una nota - terrà conto degli aspetti economico e finanziari dei soggetti proponenti, e dell’impatto del progetto".

"È fondamentale rendere le nostre imprese più innovative e al passo con i tempi. Dobbiamo facilitare l’azione delle imprese - ha dichiarato il Ministro Adolfo Urso - incentivare lo sviluppo tecnologico, allargare la base produttiva e premiare il merito".

A partire dal 17 gennaio 2023, nel sito internet del Soggetto attuatore -  Mediocredito centrale - le imprese potranno procedere con la compilazione guidata della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione.

Cosa finanziano gli Accordi per l’Innovazione

I fondi dedicati supportano progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione "Orizzonte Europa", di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero.
Accordi per l'innovazione - Secondo sportello →

Foto: mise.gov.it
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