Altro che Dieta Mediterranea: gli italiani mangiano sempre meno frutta, verdura e legumi

Altro che Dieta Mediterranea: gli italiani mangiano sempre meno frutta, verdura e legumi

CREA: «L’aderenza alle nostre Linee Guida è ancora un obiettivo da raggiungere»

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16

Novembre
2023

A cura della Redazione F&T

È stata pubblicata l'Indagine sui consumi alimentari del CREA che consente di quantificare il consumo giornaliero di tutti gli alimenti e le bevande assunte dal singolo individuo. La prima evidenza emergente è che gli italiani mangiano poca frutta e verdura e pochi legumi, i "sorvegliati speciali" che i ricercatori controllano nel tempo.

Il Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione del CREA realizza da 40 anni, con cadenza decennale, indagini nazionali sui consumi alimentari. I dati raccolti comprendono anche analisi delle caratteristiche nutrizionali (apporto di energia e macro e micronutrienti, l’identificazione delle principali fonti di nutrienti, assunzione di sostanze bioattive e funzionali) e il rapporto tra alimentazione, salute e stile di vita, inclusi fattori socioeconomici e motivazioni delle scelte alimentari. Con questi elementi si stimano gli impatti ambientali della dieta (emissione dei gas ad effetto serra, consumo di suolo e acqua) e il rischio di assunzione di sostanze indesiderate (contaminanti, residui di pesticidi, additivi).
I dati elaborati vengono utilizzati per la formulazione delle Linee Guida per una sana alimentazione italiana e dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la Popolazione Italiana (LARN).

Cosa mangiano gli italiani

I gruppi alimentari che caratterizzano la dieta giornaliera variano a seconda dell’età.
Nei bambini il gruppo latte e derivati riscontra un consumo medio maggiore, pari a 219 g/die, seguito dai cereali e derivati (182 g/die) e dalla frutta (139 g/die).
Gli adolescenti hanno un consumo di cereali decisamente maggiore rispetto alle altre classi di età (267 g/die), seguito da latte e derivati e dalla frutta.
Anche per gli adulti la dieta giornaliera è caratterizzata di più dal gruppo dei cereali e derivati (239 g/die), poi da verdura e ortaggi (213 g/die) e a chiudere frutta (194 g/die).
Gli anziani mangiano molta più frutta (310 g/die) rispetto alle altre classi di età (117 g/die vs adulti), seguito dalla verdura (241 g/die) e dai cereali (219 g/die).

È stato osservato che il consumo medio giornaliero di latte e derivati, di pesce e di frutta, è simile tra bambini e adolescenti.
Il consumo medio di carne dei bambini è paragonabile a quello degli anziani ed è risultato molto inferiore rispetto a quello delle altre classi di età.
Riguardo agli altri gruppi alimentari, quali dolciumi e sostituti, uova e legumi, non sono state riscontrate differenze degne di nota nelle diverse fasce di età.

Secondo quanto emerso dall’analisi, quindi, alcuni alimenti vengono consumati troppo poco: "In particolare - ha commentato Emanuele Marconi, Direttore CREA Alimenti e Nutrizione - la quantità media di frutta consumata ogni giorno è 166 g/die, di verdura è 147 g/die e di legumi è 9 g/die, inferiore rispetto ai dati rilevati nell’indagine precedente INRAN SCAI 2005-2006. L’apporto energetico medio della popolazione dai 3 ai 74 anni è di 1933 kcal/die derivanti per il 15% da proteine (5% di origine vegetale e 10% di origine animale), per il 42% da carboidrati e per il 34% dai grassi. Ne consegue che l’aderenza alle nostre Linee Guida resta ancora un obiettivo da raggiungere".

Acqua e bevande analcoliche

Per quanto riguarda queste categorie, l'Indagine rileva che:

  • Il consumo medio giornaliero della popolazione è 1328 g/die che rappresenta il 56% dell’assunzione totale di alimenti e bevande.
  • Il consumo aumenta fino all’età adulta per poi decrescere negli anziani.
  • Adolescenti e adulti hanno registrato un maggior consumo rispetto alle altre classi di età.
  • Non sono emerse differenze legate al genere, tranne nei bambini dai 3 ai 9 anni e negli adulti (18-64 anni) per i quali i maschi hanno riportato un consumo significativamente superiore rispetto alle femmine.

Esaminando nel dettaglio le diverse tipologie di bevande, si osserva che:

  • Il 79% del campione predilige l'acqua in bottiglia, che riscontra un consumo maggiore rispetto all'acqua di rubinetto, con valori medi, rispettivamente, di 655 g/die e di 480 g/die; anche in questo caso adolescenti e adulti ne consumano maggiori quantità, seguiti dagli anziani e, infine, dai bambini.
  • Il consumo medio di caffè, tè e sostituti (inclusi i decaffeinati) è di 96 g/die e il 53% del campione intervistato li consuma, tale percentuale è del 92% nel caso degli adulti e degli anziani.
  • I succhi di frutta e verdura sono apprezzati dal 43% del campione, con un consumo medio pari a 42 g/die, seguiti dalle bevande analcoliche senza dolcificanti artificiali (29 g/die), benché il suo consumo sia associato solamente ad un 16% di consumatori. Per questa categoria, i valori medi significativamente più elevati sono stati riscontrati negli adolescenti (62 g/die) senza distinzione legata al genere, a differenza degli adulti nei quali la media dei consumi dei maschi (50 g/die) è risultata quasi il doppio di quella delle femmine 23g/die).

I dati dell'Indagine sui consumi alimentari sono stati pubblicati nel Comprehensive European Food Consumption Database, fonte europea dei dati di consumo, sviluppata dall'EFSA, e saranno inseriti nel Global Individual Food consumption data Tool (GIFT) della FAO e nel Global Dietary Data (GDD) dell’OMS.

Studio sui consumi alimentari in Italia, estratto dei risultati →

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